Napoli, 31 marzo 2011 – Non si ferma l’emergenza rifiuti per le strade di Napoli e della sua provincia. Ancora 1900 le tonnellate di rifiuti non raccolti, secondo le cifre dell’ assessore comunale all’ igiene Paolo Giacomelli. In particolare, le situazioni più critiche, si registrano nei quartieri periferici di Ponticelli, Poggioreale e Pianura, ma anche e San Pietro a Patierno ed in pieno centro, con i cumuli di sacchetti che hanno raggiunto dimensioni impressionanti. Nella notte i mezzi dell’ Asia hanno conferito 1047 tonnellate di rifiuti negli impianti Stir e nelle discariche, quasi la produzione giornaliera, ma per i prossimi giorni – afferma Giacomelli – “non si riuscirà a smaltire l’ arretrato se non sarà assicurata la disponibilità di nuovi impianti”. Centocinquanta, infatti, le tonnellate di rifiuti in più del previsto sversate ieri grazie alla disponibilità dell’ impianto Stir di Caivano che dovrebbe restare aperto anche questa sera. Quanto alla raccolta differenziata, ferma ben al di sotto del 20% nonostante gli impegni assunti, “non potrà aumentare – afferma l’ assessore – fino a quando l’ emergenza ed alcuni servizi come la raccolta di cartoni continueranno ad impegnare il nostro personale”. Parole che hanno scatenato l’ira del collega regionale Giovanni Romano, che contesta le affermazioni del suo omologo: “Prendiamo atto che il Comune di Napoli continua a rifiutare l’appello alla responsabilità istituzionale formulato dal presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, in apertura della conferenza stampa sul Piano rifiuti”, afferma Romano. “Le dichiarazioni rese da Giacomelli hanno il solo scopo di alimentare polemiche cui non ci prestiamo – aggiunge l’ assessore regionale all’ ambiente – ci limitiamo ad osservare che se fosse vero ciò che dice in merito alla raccolta differenziata, e cioè che non è possibile aumentarne i livelli a causa delle lunghe file davanti agli Stir, non si spiegherebbe perché nei tre mesi in cui non ci sono stati problemi per i conferimenti, cioè da gennaio a marzo, il livello di raccolta differenziata è stato pessimo”.
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